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Iniziamo il 2020 con una bella notizia per il settore degli immobili residenziali dove ci viene illustrato uno scenario incoraggiante.

Infatti proprio in un recente articolo pubblicato sul Sole 24 Ore, Paola Dezza ha fatto il punto sui principali trend che riguarderanno il settore immobiliare: secondo gli analisti quest’anno i prezzi degli immobili e il numero di compravendite saranno caratterizzati da una crescita.

Pur con notevoli distinzioni a seconda delle zone, gli italiani sembrano dunque ritrovare la fiducia negli investimenti immobiliari, anche grazie all’appeal esercitato dagli affitti brevi.

Transazioni in aumento

Gli scambi complessivi registrati in Italia nel 2019, secondo Nomisma, sono stati circa 662 mila, il 92% dei quali relativi al comparto residenziale: ed è proprio questo il settore che lascia meglio sperare anche per il 2020.

La timida ripresa dei prezzi a cui si è assistito lo scorso anno (+0,2%) dovrebbe mantenersi sostanzialmente invariata anche nei prossimi dodici mesi, per poi salire a un +0,7% nel 2021 e a un +1,1% nel 2022.

Aiuta la ripresa delle compravendite anche il fatto che i tassi di interesse siano ai minimi storici, sebbene le banche abbiano irrigidito i criteri per l’erogazione dei mutui, che infatti sono calati di quasi il 7% fra il 2018 e il 2019.

Buone prospettive per Milano e Roma

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Si legge che l’andamento del mercato nei prossimi anni sarà piuttosto eterogeneo. In particolare per le due maggiori città, Milano e Roma, è previsto che il valore delle case salirà; la provincia, destinata a perdere valore con l’eccezione di alcune zone come la Costiera Amalfitana o la campagna umbra e toscana. Per risollevare la situazione bisognerà riqualificare il patrimonio immobiliare in queste aree dove solo il 9% degli immobili ha meno di 30 anni.

Fonte immobiliare.it, AV Milano, Deborah Corbinati

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